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Architettura - Arte

Il segno in architettura

2 thoughts on “Il segno in architettura

  1. Attraverso il suo bagaglio di conoscenze d’ anatomia, ottica e geometria Leonardo arricchi l’intuizione vitruviana, arrivando a un modello proporzionale che rappresentava il piu alto segno dell’armonia divina, “colta e condivisa dall’arte suprema del

  2. alcune delle considerazioni dell’articolo , sono vecchiotte, se ne parlava in epoca postmoderna ( genius loci ,la città per parti ecc) Eppure anche nel passato gli architetti progettavano , basandosi sui segni, sul disegno, spesso geometrico, Certo semplifico ,ma cos’altro faceva Palladio, cosa il Bernini? segni nuovi in un antico contesto, a volte del tutto avulsi a volte integrati. Tutti gli architetti sanno che bisogna tener conto del contesto, ma data la attuale discontinuità di linguaggio , risulta oggi più difficile, a volte impossibile. Negli anni ’80 si è cercato di inserirsi attraverso la citazione, il “riferimento” più o meno ironici , la ripresa dei tracciati, dei segni antichi, con risultati altrettanto discutibili. A volte l’operazione riesce altre volte no, come è sempre successo. E’ la storia dell’architettura

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