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Architecture - Design - Art

La simmetria in Architettura

Pianta Rotonda Palladio

(La simmetria in Architettura ovvero la simmetria è anche bellezza?)

(16-01-2019)

La simmetria viene semplicemente indicata come una rispondenza speculare delle parti rispetto ad un asse o ad un centro. Questa definizione generale nella pratica può essere paragonata a quello che fa uno specchio che riflette le immagini. Tra noi e lo specchio è come se ci fosse un asse ideale, quest’asse rappresenta il centro di proiezione dell’immagine. Immaginiamo un semicerchio e proiettiamolo sul suo asse facendo in modo che vada a formare un cerchio completo, abbiamo ottenuto un’immagine simmetrica.

La rotazione del semicerchio intorno all’asse determina una figura simmetrica a questo, e come tale forma un cerchio.

La natura in tutti i suoi aspetti macro e micro è pervasa da esempi di strutture simmetriche che ne rispecchiano l’estrema funzionalità in quanto essa persegue il minor sforzo possibile associato ad una maggiore resistenza.

Il mio approccio sarà di elaborare la simmetria relativamente agli aspetti costruttivi evidenziando  in questo breve articolo come questa, seppur abbia delle caratteristiche prettamente funzionali, possa trovare accordo con i principi dell’estetica che determinano il piacere o meno di un’opera.

Si tratta semplicemente di utilizzare tale caratteristica (la simmetria) per poi giudicarla in un contesto qualsiasi, dandogli dunque un significato architettonico universale.

Finora abbiamo visto alcuni elementi che io giudico fondamentali nel fare buona architettura, uno era quello di definire il progetto  partendo dal concetto di utilizzo, ossia l’edificio avrà una funzione pratica e sarà vissuto dalle persone per quella funzione; poi abbiamo esaminato le proporzioni come il rapporto tra il tutto e le parti affermando che edifici troppo alti come i grattacieli  possono piacere, a volte affascinarci, ma non possono far parte della buona architettura; ora la simmetria ci fornisce altri strumenti di analisi.

Come si è visto non si è parlato di estetica, anche se poi tutto questo ne farà parte, ma di semplici geometrie, e senza entrare nel merito delle amplissime scelte architettoniche che ognuno di noi può fare, ne abbiamo stabilito le relazioni con l’uomo. Seppur non sufficienti a delineare in maniera esaustiva un’architettura del buon vivere essi ne rappresentano le fondamenta e come tali assorbono in sintesi l’esplicita manifestazione di un rapporto tra noi e lo spazio che ci circonda.

La simmetria è estremamente funzionale, un corpo è simmetrico in quanto tiene e sorregge nel miglior modo possibile il proprio peso, esso è dunque stabile. Un corpo asimmetrico sarebbe instabile e come tale perderebbe il suo equilibrio.

Più un elemento è simmetrico e più è resistente: un edificio perfettamente simmetrico ha il suo centro di massa coincidente con il suo centro di rigidezza, che significa questo? Significa che se applichiamo ad esso una violenta forza orizzontale (ad esempio un terremoto) le forze si concentreranno nella sua rigidezza (tutti gli elementi portanti) ed essendo questa corrispondente con il centro della sua massa le spinte del terremoto saranno supportate da tutta la struttura, ossia tutta la struttura reagirà, come fosse un corpo solo, alle sollecitazioni agenti.

Diversamente in un corpo asimmetrico nel quale il centro della massa non corrisponda a quello della rigidezza si avrà un pericoloso effetto torsionale dove alcune parti dovranno sopportare tutta l’azione della spinta orizzontale mentre altre non ne saranno coinvolte con il conseguente decadimento della resistenza totale e il relativo crollo.

Un vivido esempio è rappresentato dall’edificio in foto, dove nel terremoto di Tokyo del 1923 con una magnitudo di 7.8, un vecchio edificio è rimasto in piedi. La perfetta simmetria degli elementi ha sopportato quello che edifici più moderni non sono stati in grado di fare.

Terremoto di Tokyo del 1923. Magnitudo 7.8. Nonostante fosse un edificio vecchio la perfetta simmetria dell’edificio fa si che tutte le forze orizzontali del terremoto siano trasferite verticalmente alla struttura evitando pericolosi effetti torsionali. In questo modo la struttura è rimasta integra.

I legami molecolari ci aiutano ad apprezzare ancora di più l’efficacia di una struttura simmetrica. Nelle fibre aramidiche osserviamo  la diversa disposizione cristallina del Nomex che ha i legami in alto tra gli esagoni con un modulo di resistenza di 2.600.000 N/cmq e quella del  Kevlar, di cui conosciamo tutta l’altissima resistenza, che ha i legami tra gli esagoni al centro con un modulo di resistenza che può arrivare a 15.000.000  N/cmq. Una semplice differenza geometrica ha praticamente rivoluzionato il settore di questi materiali.

La simmetria dei legami aumenta notevolmente la resistenza dei materiali

Quello che facciamo al momento della progettazione di alcuni elementi è conferirgli una perfetta simmetria tale da poter avere il controllo sia sugli effetti statici che quelli dinamici. Delle semplici scale che collegano un edificio residenziale ai vari piani, difficilmente saranno rappresentate in modo asimmetrico, sia per motivi funzionali che estetici; è facile osservare nella figura la distonia che un tale risultato potrebbe comportare. Questo sta a significare che la simmetria segue ogni nostra fase creativa e si inserisce in tutti gli elementi costruttivi

Simmetria e asimmetria delle scale

Una corsa effettuata distribuendo il peso del corpo in modo simmetrico sulle gambe determina un aumento della resistenza; uno sforzo irregolare infiamma la muscolatura, sollecita in modo anomalo le ossa e di li a poco ci dovremo fermare a causa di forti dolori. Gli esempi possibili sono molti intorno a noi ed è facile osservarli, da ciò si deduce che la simmetria è un aspetto essenziale della nostra vita ed ha una fondamentale valenza funzionale. Ma ha anche una valenza estetica? Ossia un corpo simmetrico è anche di conseguenza “bello”?

In realtà non era questo il fine ultimo dell’articolo, per me non è fondamentale formulare una tesi che verificasse la coesistenza di un rapporto simmetrico con la sua possibile fascinazione; probabilmente un’opera simmetrica in tutte le sue parti  ai nostri occhi apparirà  gradevole; con ciò possiamo anche ammettere che questa faccia parte della sua esteticità, ma come detto inizialmente, proviamo a rendere le nostre  risposte quanto più oggettive possibili.  E’ probabile che non sempre riusciremo a farlo, ma il tentativo rimane quello.

Estraniandoci dai giudizi puramente estetici proviamo a mettere a confronto le due soluzioni tra loro antitetiche, una  simmetrica e l’altra asimmetrica, attraverso una semplice rappresentazione grafica e facciamoci, a questo punto, la domanda giusta, che non è qual è la più bella, ma stante le stesse condizioni ambientali in quale sceglierai di andare ad abitare?

Poniamo nella figura sottostante la sagoma di tre edifici realizzati in base alle indicazioni dei temi finora trattati. Disegniamo un grattacielo, un edificio perfettamente simmetrico ed uno asimmetrico in tutte le sue parti, immaginiamoli nello stesso quartiere, magari un quartiere semi-centrale, con tutti i servizi che servono, giardini, strade pulite un ottimo trasporto pubblico; ebbene se ci dicessero di scegliere, di getto, in quale dei tre vorremmo abitare, quale scegliereste?

La scelta molto probabilmente ricadrà sull’edificio perfettamente simmetrico e quindi a questo inconsciamente abbiamo dato anche un valore estetico. La simmetria, dunque, se non è la bellezza è qualcosa che ne fa parte, la sua stabilità che nasce dalla sua stessa conformazione si riflette nelle strutture acquisendo quella ricercata sicurezza che ci avvicina alle sue forme, rendendole più attrattive. Simmetrico come sinonimo di sicuro, lo desideriamo, lo vogliamo; inseparabile, esso è parte della nostra natura.

Un qualcosa di simmetrico è da molti giudicato anche bello ma tuttavia non basta, affinché si raggiunga il risultato che si vuole ottenere è utile  che tutte le sue parti (simmetriche) siano in un rapporto armonico, come nelle note di una melodia, e le sue asimmetrie che pur sono presenti, siano come gli accenti tonali o le dissonanze che invece di abbassarne il valore lo innalzano.

In un edificio possiamo ordinare ogni parte rendendola lo specchio dell’altra realizzando una simmetria perfetta o ignorarne i concetti sviluppando delle asimmetrie figurate fino all’estremismo di una ricercata originalità, ma pur sempre dobbiamo rendere conto alla realtà circostante e come questa viene e verrà percepita, in quanto, come già spiegato, l’architettura ha un utilizzo che sfugge dalle mere concezioni estetico-concettuali.

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