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Architecture - Design - Art

Progettazione area campo Testaccio

(26-06-2022)

Progettazione zona ex campo di Testaccio per il concorso pubblico di sistemazione dell’area tra via Marmorata, via Galvani, via Zabaglia e via Caio Cestio.

Il progetto prevede il riposizionamento dell’area sportiva con la realizzazione di locali adibiti ad artigianato e studi d’artisti.  In un contesto molto vivace ci si vuole riappropriare di un’area che nel tempo ha perso importanza nonostante la centralità della sua posizione. Come ogni mio progetto rifuggo dai facili conformismi della modernità che nell’accostare strutture miseramente svuotate dei loro particolari tentano invano di legarsi al territorio e ad esprimerne la socialità.

La progettazione di tutta l’area interessata intende realizzare un collegamento tra le varie zone interne dove gli spazi dei percorsi e quelli per la sosta, come piazzole o piccoli giardini, vengano ad intrecciarsi e talvolta quasi a confondersi.  La distinzione, non solo ideale,  tra perimetro interno all’area da progettare e quello esterno  è affidata alla realizzazione di lievi scalinate/rampe che separano gli spazi anche in verticale, in un gioco continuo di piccole alzate che vivacizzano i percorsi  e ne trasmettono la sua dimensione unitaria.

Il verde progettato e l’acqua definiscono in modo sostanziale l’area. La metà circa di via Caio Cestio a partire da via Marmorata è occupata da giardini che definiscono anche l’ingresso verso via Paolo Caselli. La parte giardino viene vissuta con la realizzazione di percorsi razionali e giochi labirintici.

Tutti gli edifici progettati si indirizzano verso un’architettura che sia rispettosa del contesto ma allo stesso tempo esalti le caratteristiche di una modernità che non sia semplice espressione di una moda. L’edificio dedicato alle attività ad elevata manodopera e spazi comuni è realizzato con un colonnato con copertura a volte a crociera mentre le chiusure perimetrali sono in vetro.

I 3 edifci su via Marmorata sono dedicati alle attività artigianali e artistiche e agli spazi per la foresteria, la sua posizione avvantaggia le funzioni.  La struttura unisce i tre edifici che hanno tutti diverse altezze mentre quello più alto fa da specchio alla piccola torre di quella dei vigili del fuoco.

La sede dei laboratori artigiani e artistici si trova in una zona semi centrale dell’area, ma invece di creare un unico blocco ne sono stati creati due simmetrici e separati ma uniti da un’unica copertura tale da creare un passaggio coperto che incanala lo sguardo sottolineando un continuo collegamento tra i vari  elementi dell’area.

Il polo dello sport va a chiudere, insieme ai giardini, la composizione di via Caio Cestio.  Alla base dell’ampio colonnato uno specchio d’acqua segue tutto il perimetro della via mentre sui terrazzi sono inseriti dei giardini pensili.  Il blocco rettangolare è chiuso lateralmente da una parete piena mentre sulle facciate lunghe si alternano setti trasparenti e opachi. Il campo da calcio si ritrova nella su sede originaria.

L’edificio che fa parte della scuola viene demolito e spostato sul perimetro di via Zabaglia. Grazie a questo spostamento si crea una direttrice fondamentale che parte da via Zabaglia e in linea retta va ad incrociarsi con le altre direttrici. Nella parte dove sono presenti gli edifici scolastici  vengono ridefiniti i percorsi alberati per meglio integrarsi ai nuovi collegamenti, mentre in alcune aree sono previste aree giardino e spazi gioco. La progettazione di specchi d’acqua con la possibile realizzazione di getti o zampilli è un elemento fortemente presente nell’area a corredo sia dei percorsi che degli spazi adibiti a piccoli giardini.

 

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© Arch. Alessandro Plini (www.archihouse.it)

Contatti per progettazioni: studioarchihouse@gmail.com o info@archihouse.it

Mob. +39 3496039795

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